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al testo di Ivan Pozzoni
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Non scrivo niente da Maggio, e adesso che si è attivato Natale è ora di mettere fine al mio silenzio occipitale, l’Italia procede con chiasso, il mercato dei voti è all’ingrosso il Parlamento giallo-verde si è trasformato in giallo-rosso, coltelli tra i denti a dibattere sul famigerato MES che l’italiano medio non arriva alla fin del mes, da due / tre mes avvengono più sbarchi che in Normandia e le nuove risorse le piazziamo sotto ai cavalcavia.
È tornato Renzi, con la faccia da Fonzie, oramai siamo trattati come una nazione di stronzi, con l’intento di ridestare la legge Fornero continuando a veder rosso nel bel tempo ci spero, Berlusconi è caduto sulla soglia del gerontocomio e subito mi scivola Fede e si rompe un binomio.
Non scrivo niente da Maggio e a Natale niente è cambiato a Taranto si va avanti a morir di lavoro o a morir disoccupato, la maggioranza è diventata minoranza, la minoranza è diventata maggioranza Roma è diventata una discarica e la Raggi dimostra costanza si vede che adora l’Ama senza mostrare alcun surmenage che tra i cittadini romani va di moda il bondage.
[inedito, 2020] |
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